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È una storia di tradizione e innovazione quella di FECS Group: una storia lunga più di 20 anni e che racconta di un'intuizione che anticipa i tempi e che getta le basi per diventare leader di un settore che oggi risulta strategico. FECS Group si occupa di economia circolare: del recupero, trattamento e riciclo di rottami metallici. Negli stabilimenti del gruppo transita uno dei materiali più prezioso nel mondo contemporaneo: l'alluminio.
Migliaia di tonnellate di questo metallo, indispensabile per l'elettronica di consumo e per moltissime altre industrie (tra cui figurano trasporti, costruzioni, meccanica), vengono trasformate ogni anno negli stabilimenti in provincia di Bergamo in lingotti o in manufatti di alta qualità, che possono tornare nel ciclo produttivo in un percorso circolare pressoché infinito. Riducendo in questo modo gli sprechi e il consumo del suolo: è come se ogni anno FECS Group piantasse migliaia di alberi, contribuendo alla salute della nostra atmosfera riducendo le emissioni di CO2.
I numeri di FECS Group sono impressionanti: più 160.000 tonnellate di rifiuti metallici vengono trasformati ogni anno mediante processi allo stato dell'arte di frantumazione e separazione mediante motori lineari o flottazione a peso specifico, in due stabilimenti di recente costruzione. Il risultato è più di 65.000 tonnellate di materia prima sotto forma di lingotti pronti a tornare nell'economia circolare dell'alluminio, a cui si sommano altre 70.000 tonnellate di semilavorati nel cosiddetto mercato dell'alluminio secondario. Per dare un'idea dell'impatto che questo tipo di economia circolare può avere nella vita di tutti i giorni, basti dire che oltre 7 milioni di caffettiere prodotte ogni anno in Italia sono realizzate con alluminio riciclato: alluminio come quello recuperato negli stabilimenti FECS Group.
Quello dell'economia circolare dell'alluminio è un mercato in cui l’Italia è capofila a livello europeo: un mercato che produce un giro d'affari che per la sola STEMIN Spa, la società del gruppo che si occupa della prima fase del processo, ha superato i 130 milioni di euro, e che per l'intero FECS Group raggiunge i 300 milioni di euro. Più del 40 per cento dell'alluminio recuperato viene esportato in tre continenti e in oltre 15 paesi, così come fanno i prodotti sviluppati dalle altre aziende che compongono il gruppo (Radiatori 2000 e IMT Italia).
Se oggi FECS Group conta su più di 280 dipendenti ed è tra le aziende leader del settore in Europa, ciò si deve anche alla passione e all'impegno che il fondatore e presidente dell'azienda Olivo Foglieni e la sua squadra hanno profuso in questi primi 20 anni di attività: un imprenditore che ha creduto nel territorio di cui è originario e nelle possibilità di un'economia virtuosa come quella circolare, che ha deciso di costruire lo stabilimento da oltre 60.000 metri quadri che ospita STEMIN Spa all'insegna della sostenibilità. Non solo il recupero dell'alluminio è una pratica che contribuisce alla salvaguardia del pianeta, ma la sua stessa lavorazione è alimentata per oltre il 70 per cento da un impianto fotovoltaico costruito sul tetto dello stesso stabilimento.
La partnership con illimity nasce nel 2019 su una società del Gruppo FECS Partecipazioni: IMT Italia SpA con una visione industriale che guarda oltre il breve periodo mettendo al centro dei valori aziendali non solo la crescita economica di FECS Group, ma anche la crescita del territorio che lo ospita, l’attenzione alla ricerca e al rispetto dell’ambiente.
La Partnership fino ad oggi si è consolidata in un’operazione di Factoring da 14 milioni.